La dolcezza della normalità
Il sole entra dalla finestra e illumina la lavagna su cui Mohamed sta mettendo in fila, una dietro l’altra, le lettere dell’alfabeto arabo. Ha 14 anni anni, gli occhi verdi come il mare quando le correnti smuovono i fondali in tempeste di sabbia e onde, e alle spalle un’infanzia che si è sciolta nella precarietà dell’esilio. Non è andato a scuola, perchè in Siria, quando era piccolo, le scuole erano state sbriciolate dalle bombe, e quando è arrivato a Kilis era troppo siriano, troppo profugo e troppo povero per essere ammesso in una scuola pubblica. Oggi Mohamed impara a scrivere con Ola, una delle maestre di Joy for Children, e con lei riempie di curve e puntini i fogli di un quaderno ad anelli, concentrato nell’intento di riconquistare la sua dignità.