Una Pasqua ricca di solidarietà e affetto per Joy
Quella appena trascorsa è stata la prima Pasqua che ha visto la nostra associazione presente in molte piazze con veglie di solidarietà e banchetti per la raccolta fondi.
Sta crescendo intorno a Joy for Children la rete di volontari e persone che mostrano un interesse concerto nei confronti dei nostri progetti. Palermo, Palestrina, Pesaro, Capo d’Orlando, Galati Mamertino: luoghi che hanno hanno sostenuto Joy, gente che ha contribuito a rendere questi primi giorni di primavera davvero speciali.
Donare, infatti, non è semplicemente un gesto materiale. Il senso vero del dono è quello di regalare qualcosa senza pretendere nulla in cambio e un dono prezioso è il tempo. Il tempo di fermarsi un attimo a riflettere sulla barbarie delle guerre, il tempo di riunirsi in una veglia e suscitare la curiosità della gente che spesso ignora o fa finta di ignorare, il tempo di accendere una candela, il tempo di raccontare agli altri i progetti che si vuole sostenere, il tempo di cercare luoghi e spazi per promuovere l’associazione, il tempo di trovare occasioni nuove d’incontro, il tempo di stare dietro un banchetto e, con pazienza e il sorriso sempre sulle labbra, spiegare perché l’acquisto di un oggetto è un gesto che va al di là del suo valore commerciale.
E il tempo non ha prezzo. Per questo la rete di volontari è il bene più prezioso su cui si fonda un’associazione, persone che sanno di svolgere attività non per ricavarne una retribuzione ma per arricchire il proprio animo, consapevoli di fare qualcosa che cambierà, seppure per poco, l’esistenza di un essere umano che vive in condizioni di disagio. Considerando il presente, quanto questo sia saturo di indifferenza e materialismo, il risultato raggiunto oggi da Joy appare come un miracolo. Ma siamo convinti che quando dietro ad un’associazione ci sono facce pulite, persone sensibili, che si espongono in prima persona e rispondono onestamente sul loro operato, la solidarietà diventa contagiosa. Per questo motivo, oggi, ci sentiamo di ringraziare tutti, anche chi ha solo letto un post, avuto l’intenzione di donare o dedicato cinque minuti nel capire chi siamo e cosa facciamo. Si cresce anche così, mettendo un seme di curiosità che a volte germoglia e a volte rimane lì, sopito sotto terra. Ma comunque c’è.