Più di 4 anni fa le nostre vite si intrecciavano a quelle di decine di famiglie siriane fuggite dal loro Paese e bloccate appena oltre il confine turco. Sono stati anni di grandi sacrifici e impegno, misti alla gratitudine di potersi mettere a disposizione di chi, pur soffrendo ingiustamente, riesce a restituire amore e dignitĆ senza misura.Questo tempo ĆØ racchiuso oggi nel libro āLa bellezza ritrovata. Voci e colori dal confine del mondoā.
Le fotografie scattate da Charley Fazio Fotografia nei territori di confine tra Turchia e Siria e sullāisola di Lesvos, in Grecia, sono accompagnate dai testi di Titti Di Vito per raccontare con delicatezza la forza di resistere e di reinventare la quotidianitĆ di intere generazioni di siriani esiliate al confine con il loro Paese.Le immagini e le parole si fondono in un dialogo incessante tra la luce che brilla sui volti e la desolazione del confine; ĆØ uno scambio di voci che invita a ritrovare il senso più puro della bellezza della vita anche nelle difficoltĆ e che diventa messaggio universale di pace e amore.Il volume bilingue (italiano ā inglese) ĆØ arricchito dalla prefazione di Shady Hamadi , scrittore e giornalista italo-siriano, e dalla postfazione di @Angela Caponnetto, giornalista e inviata RAI, esperta di migrazioni nel Mediterraneo.Stampato da Grafiche Antiga di Treviso, storica azienda leader nella stampa di qualitĆ , il libro ĆØ realizzato con carta Gardapat Kiara da 135 gr, misura 33 cm x 28 cm ed ĆØ composto da 228 pagine a colori e bianco e nero, cucito a filo refe e cartonato con cartone da 2,5 mm, dorso quadro e capitelli, cellofanato in ogni singola copia.Eā ceduto a fronte di una donazione libera minima di 45 Euro e parte del ricavato verrĆ utilizzato per sostenere i progetti umanitari di Joy for Children APS nella cittĆ di Kilis.Per informazioni e prenotazioni copie scrivere a info@joyforchildren.it oppure chiamare il numero 371.4908132.āQuesto libro parla di quel desiderio, di quella capacitĆ soprannaturale di gustare la vita nonostante la miseria, di quelle voci che risuonano cristalline e di quei colori che brillano anche sotto il velo di polvere che il mondo continua ad accumulare. Questa ĆØ la nostra Kilis”.