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FAENZA CHIAMA JOY

Cari Amici, siamo sconvolti dalle conseguenze della crisi climatica che ha provocato disastrose alluvioni in Emilia Romagna. Uno dei Soci fondatori di Joy for Children vive proprio a Faenza e sta monitorando e raccogliendo le segnalazioni dai privati maggiormente colpiti dalla tragedia.

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OSCAR DELLA BONTÁ a JOY FOR CHILDREN!

L’11 maggio 2023, nel meraviglioso Salone d’Onore di Palazzo Marino a Milano, si è tenuta la XXII edizione del Premio Campione, un riconoscimento promosso dall’associazione City Angels e  conferito ogni anno a coloro che si distinguono  sul territorio nazionale per solidarietà, legalità e impegno civico, diventando esempi positivi per l’opinione pubblica.

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5 x 1000 SORRISI

La prima volta che abbiamo incontrato Saf’a, lei era seduta nel suo passeggino in mezzo alla polvere di una delle zone più povere di Kilis. Non stava bene, quel giorno, il suo sguardo era spento e fisso nel vuoto. Intorno, i bambini del quartiere giocavano spensierati, avvolti dalla terra che si sollevava nelle loro corse. 

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UN MOMENTO DI FESTA CON I NOSTRI BAMBINI

Domani comincerà il Ramadan, il periodo dell’anno più sacro per la fede islamica. Sarà un mese di preghiera, digiuno, meditazione e festa, soprattutto per i bambini, che aspettano il Ramadan per vivere la comunità e le antiche tradizioni. Dall’alba al tramonto gli adulti devono rispettare il digiuno, ma al calar del sole le famiglie si riuniscono per l’iftar, la cena da condividere con amici e parenti.

Le case e le strade si riempiono di voci, racconti, musica e allegria!

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LA DOLCEZZA DELLA NORMALITÀ

La dolcezza della normalità

Il sole entra dalla finestra e illumina la lavagna su cui Mohamed sta mettendo in fila, una dietro l’altra, le lettere dell’alfabeto arabo. Ha 14 anni anni, gli occhi verdi come il mare quando le correnti smuovono i fondali in tempeste di sabbia e onde, e alle spalle un’infanzia che si è sciolta nella precarietà dell’esilio. Non è andato a scuola, perchè in Siria, quando era piccolo, le scuole erano state sbriciolate dalle bombe, e quando è arrivato a Kilis era troppo siriano, troppo profugo e troppo povero per essere ammesso in una scuola pubblica. Oggi Mohamed impara a scrivere con Ola, una delle maestre di Joy for Children, e con lei riempie di curve e puntini i fogli di un quaderno ad anelli, concentrato nell’intento di riconquistare la sua dignità.

Dopo il terremoto di un mese fa e le continue scosse di assestamento che ogni giorno riaprono falle di paura nella gente ancora traumatizzata, sul confine tra Turchia e Siria, lentamente, si torna alla normalità che per un rifugiato siriano significa tornare a sopravvivere del pochissimo che una vita già disperata può offrire.

Per i bambini e i ragazzi di Joy, tuttavia, la normalità è dolce, perchè piena di novità e di occasioni per stare insieme, confrontarsi con gli altri e imparare qualcosa di nuovo. Anche le lezioni di “EnJoy English” sono ricominciate. Gli studenti di Alì si sono ritrovati a casa di Joy, intorno al grande tavolo che i soci usano a Kilis per le riunioni, e hanno rispolverato le regole base di una lingua che stanno imparando con serietà e perseveranza. Grazie all’inglese hanno potuto collegarsi con i membri di Joy in Italia, anche nei giorni dell’emergenza, per ricevere consolazione e sostegno morale, e grazie all’inglese possono dialogare con i visitatori, giornalisti e membri di associazioni straniere, che in queste settimane capitano a Kilis per documentare una realtà improvvisamente diventata di interesse pubblico. 

Non sappiamo quanto durerà questa attenzione, ma sappiamo che noi di Joy for Children non ci lasciamo abbagliare dai riflettori che potranno spegnersi presto, e continuiamo a lavorare, come facciamo dal 2017, per proteggere tutti quei bambini che, in numero sempre maggiore, crescono sotto la buona stella di Joy.

E’ ripartito anche il progetto “Adotta una maestra” per i minori disabili e continua il supporto materiale sia alla comunità locale che alla popolazione evacuata a Kilis dalle città distrutte. Molte delle nostre famiglie, già povere e precariamente riparate in tende o abitazioni di fortuna, stanno ospitando parenti o amici giunti da Kahramanmaraş e Hatay. A oltre 1000 persone, fino ad oggi, sono stati distribuiti aiuti materiali di diverso tipo tra materassi, coperte, pasti e buoni spesa, anche con il significativo e prezioso contributo di Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus e la collaborazione in loco di Salaheddini Eyyubi Yardım Derneği.  

Siamo infinitamente grati a tutti i Donatori di Joy for Children, dai più piccoli ai più grandi, perchè è merito di ciascuno di loro se, dopo tanto dolore, possiamo aiutare i bambini colpiti dal sisma a riassaporare la dolcezza della normalità.

SUL LUOGO DELL’APOCALISSE

Il 6 febbraio scorso un terribile terremoto sconvolgeva una vasta area di confine tra Turchia e Siria, proprio là dove Joy for Children opera dal 2017.

Dopo lo shock iniziale e in tempi rapidissimi abbiamo fatto partire gli aiuti per la popolazione di Kilis, con la distribuzione di cibo in diversi punti della città e l’allestimento di una grande tenda che accoglie quasi 60 persone, grazie anche alla collaborazione con Salaheddini Eyyubi e Fondazione Francesca Rava.

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ARRIVANO LE “PAROLE AL VELO”

Joy for Children, oltre che un’appassionata associazione umanitaria, è un vivaio di idee in continuo germoglio.  La creatività è la sorgente da cui nascono i nostri progetti e in ogni attività cerchiamo di valorizzare al massimo i talenti naturali perché ciascuno si senta coinvolto con gioia nel raggiungimento degli obiettivi sociali.

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HO FALLITO TANTE VOLTE NELLA MIA VITA. PER QUESTO ALLA FINE HO VINTO TUTTO.

M. Jordan

Si è appena conclusa un’altra missione, una nella quale avevamo riposto mille speranze, avallate dalle rassicurazioni dell’Ambasciata Italiana ad Ankara che per mesi ha garantito l’emissione del visto per la piccola Sham. Purtroppo le ultime elezioni in Italia e la rigidità delle autorità turche ci hanno impedito di partire con lei per farla operare al Gaslini nei tempi programmati e la strada per ottenere il lasciapassare sembra sempre più in salita. 

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Un progetto tira l’altro!

L’autunno è arrivato anche a Kilis e i nostri bambini hanno ripreso le lezioni nelle rispettive classi turche. Ogni giorno gli studenti tornano a casa alle 16.30 e, dopo una veloce merenda, fanno i compiti oppure aiutano nei lavori domestici o nelle campagne. Molti di loro, infatti, seguono i genitori nella raccolta degli ortaggi e delle olive, come Rayan, che, durante una lezione di inglese, mostra ai compagni, quasi con orgoglio, le mani annerite dalle melanzane raccolte con la mamma.

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